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Il figlio segreto di Hitler

La storia di Jean Marie Loret, che fino alla morte sostenne di essere il figlio segreto di Adolf Hitler

Jean Marie Loret il figlio segreto di Hitler e il presunto padre
Jean Marie Loret il figlio segreto di Hitler e il presunto padre

Quando gli storici studiano un evento, un’epoca o un personaggio cercano sempre di essere più dettagliati possibile. Così è stato per il Fuhrer, la sua vita è stata passata al setaccio anche dal punto di vista genealogico. Rispetto alla sua genia, si conosce che ha avuto cinque tra fratelli e sorelle, di cui solo una sopravvisse fino all’età di 64 anni. Gli altri quattro morirono tutti in tenera età.

Ufficialmente non ha avuto discendenti diretti. Tuttavia c’è stata una persona che ha rivendicato di essere il figlio di Adolf Hiltler. Questo personaggio è un uomo francese che si chiamava Jean-Marie Loret. Morto nel 1985, egli affermava che la madre, Charlotte Lobjoie, incontro Hitler nel 1917, durante la prima guerra mondiale. Dall’incontro nacque un bambino. Costui sarebbe il figlio segreto di Hitler, quindi il discendente diretto del Fuhrer.

Il figlio di Hitler: la storia

Chi era  di Jean Marie Loiret, in che modo la sua storia si lega a quella del Fuhrer? Nel 1917 il caporale Adolf Hitler, si trovava nella regione dell’Alta Francia, combatteva nelle trincee della prima guerra mondiale. Durante una licenza concessa al suo regimento, colui che sarebbe diventato il Fuhere ebbe un rapporto con Charlotte Lobjoie, ai tempi sedicenne e risiedente nella stessa regionet. Altre fonti orali sostengono che Hitler soggiornò stabilmente in quei pressi per ben due anni. In ogni caso nel 1918 a Seboncourt, piccola città della Francia, nacque a Jean Marie Lobjoie.

La madre registrò il nascituro all’anagrafe della cittadina di Seboncourt come “figlio di un soldato tedesco non identificato”. Così rimase per sempre quella dicitura negli atti comunali di colui che, in seguito, sostenne che suo padre fosse Hitler.

Nel 1922 Charlotte Lobjoie sposò un uomo di nome Clement Loret, il quale riconobbe quel figlio illegittimo. Jean Marie cambio quindi il cognome da Lobjoie a Loret. Solo nel 1948 la madre, sul letto di morte, gli rivelo che quel “soldato non identificato” era Adolf Hitler.

A quanto pare, Charlotte Lobjoie ricevette per anni un vitalizio da un conto corrente tedesco per le necessità proprie e del bambino, in quanto diretto discendente segreto del Fuhrer. A testimoniare la genia del figlio e la presunta storia amorosa con Hitler, Charlotte Lobjoie possedeva e mostrava, a chi lo richiedeva, alcuni acquarelli a firma del dittatore tedesco.

La lotta per il riconoscimento della paternità

Per anni gli storici hanno cercato di dimostrare che Hitler avesse una discendenza, prendendo anche in considerazione le rivelazioni di Jaan Marie Loret. Di più, lo stesso presunto figlio segreto di Hitler più volte rivendicò di essere lui il figlio di Hitler.

Inizio la sua battaglia legale nel corso degli anni 70 dello scorso secolo, avvalendosi di un avvocato, Francois Gibault. Il legale assistette Jean Marie Loret pur sconsigliandogli di abbandonare quella sua lotta sul per il riconoscimento della sua “illustre” paternità. Di certo, il figlio segreto di Hitler, mirava ai diritti d’autore del Mein Kampf, libro scritto dal futuro Fuhrer durante la prigionia per i fatti di Monaco di Baviera.

Loret portò come prova che suo padre fosse Hitler delle tele firmate dal Fuhrer ritrovate nel granaio di casa della madre. Si sottopose inoltre a una serie di test medici comparativi miranti a individuare la somiglianza tra padre e figlio. Dimostrò inoltre le compatibilità del suo sangue con il gruppo sanguineo del presunto padre. All’epoca, le analisi sul DNA erano ancora impraticabili. Nel 1985 Jean Marie Loret pubblico anche un libro: “Ton père s’appelait Hitler” dove svelava il suo segreto, ma tale pubblicazione passo inosservata.

I nipoti presunti di Hitler

In ogni caso, i test a cui si sottopose Loret non furono considerati sufficienti a stabilire con certezza che fosse il figlio segreto di Hitler. Abbandono quindi la battaglia che tuttavia fu ripresa dai suoi figli. Loret ne ebbe nove  due dei quali intrapresero delle azioni per farsi riconoscere come nipoti di Hitler.

Ad onor del vero, nel 2012 un giornale francesce scopri che alcuni documenti militari dimostravano che Hitler, all’epoca, aveva pagato gli alimenti a Charlotte Lobjoie. Due dei figli di Jean Marie Loret ripresero la battaglia, volevano dimostrare di essere i nipoti di Hitler, stavolta con l’ausilio del test del DNA comparato con alcune ossa che si ritengono fossero del Fuhrer. Ad oggi i risultati non sono ancora resi noti.

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