Il dolore alla testa, l’emicrania e la cefalea sono patologie invalidanti che hanno una causa specifica

Secondo l’Istituto Superiore della Sanità, in Italia sette milioni di persone soffrono di emicrania. Le cause del mal di testa possono essere diverse. Pertanto, diversamente tale patologia va affrontata per far cessare il fastidio correlato al dolore al capo.
Talvolta, l’emicrania è talmente forte da risultare invalidante e condizionante. Si ricorre ai farmaci, al riposo o ad altri metodi anche se, non sempre, si riesce a risolvere il problema. Naturalmente, se si conoscono i motivi del mal di testa si può intervenire più efficacemente per farlo cessare.
Secondo uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità sono diverse le ragioni per le quali può venire l’emicrania. Prevenire le cause del mal di testa può risultare più efficace dei farmaci per farlo cessare. D’altra parte, è noto che la prevenzione talvolta è la miglior medicina.
Per l’ISS, indagando sulle cause della cefalea si può evitare che si manifesti. E’ sufficiente assumere degli accorgimenti oppure evitare degli atteggiamenti che poi sono i motivi per i quali viene il mal di testa.
Le cause del mal di testa
L’Istituto Superiore di Sanità, insieme ad altri partner europei, ha condotto un’indagine accurata per comprendere le cause del mal di testa. Peraltro, la stima dei costi della sanità per curare tale patologia è enorme: nei 27 Paesi UE e pari a 111 miliardi di euro annui.
Italia, Francia, Germania e Spagna presentano i costi maggiori per emicrania, pari a circa 20 miliardi di euro/anno. Ridurre l’incidenza della cefalea sulla popolazione porterebbe anche a una riduzione del peso economico per sostenerla.
L’emicrania, generalmente, nasce dall’impatto di fattori esterni/stile di vita su una base biologica predisponente. Ogni trattamento farmacologico deve essere quindi sempre associato all’adozione di un miglioramento delle abitudini e alla rimozione dei fattori scatenanti evitabili.
La cefalea da Weekend
Capita spesso alle persone che lavorano con ritmi estremi di svegliarsi il sabato colpiti da un fastidioso mal di testa. La cosiddetta cefalea da weekend, causata da un rallentamento della tensione accumulata durante la settimana.
Il meccanismo di questa emicrania è semplice. Il rilassamento, dopo una settimana lavorativa intensa, provoca il rilascio di neurotrasmettitori. Essi inducono prima la contrazione e poi la dilatazione dei vasi sanguigni, causando il mal di testa.
Per prevenire il mal di testa da weekend è auspicabile dedicare a se stessi degli spazi di rilassamento durante la settimana lavorativo. Ad esempio, una lezione di yoga, fare palestra oppure dedicare qualche ora allo shopping. In pratica, rallentare i ritmi con attività piacevoli.
Risulta opportuno anche evitare di dormire troppo a lungo. Nel weekend è dimostrato, infatti, che il sonno protratto per oltre 8 ore può scatenare un attacco.
Il mal di testa tensivo
La cefalea tensiva è quella forma di dolore alla testa provocata dall’accumulo di rabbia. I muscoli del collo e del cranio si irrigidiscono per la tensione causando una sensazione simile a quella prodotta da una fascia stretta intorno alla testa.
In questi casi, l’accorgimento è di adottare delle tecniche che riducono l’accumulo di emotività e di agitazione. Respirare profondamente ispirando con il naso espirando poi con la bocca. La respirazione profonda favorisce il rilassamento dei muscoli del collo e della testa, in questo modo la cefalea tensiva tende a ridursi.
Postura scorretta
Assumere per lungo tempo una postura scorretta e inadeguata provoca il mal di testa. L’uso eccessivo di apparati tecnologici, tablet, computer o smartphone porta a mantenere un atteggiamento fisico che causa tensioni muscolari con conseguente comparsa di mal di testa e altri sintomatologie a carico dell’apparato muscolo scheletrico.
Per evitare che ciò accada si dovrà evitare di assumere una posizione fissa per lungo tempo, soprattutto durante l’uso dei citati apparati tecnologici. Una corretta posizione davanti al computer è un toccasana contro il mal di testa da postura. L’utilizzo di una sedia con supporto lombare in questi casi è auspicabile. Così come dotarsi di un base per le gambe e i piedi, che allenterà la tensione da postura inadeguata. Inoltre, è utile fare delle pause programmate durante l’utilizzo di apparati tecnologici, così da rallentare il tempo in cui si mantiene una postura condizionata dall’utilizzo degli strumenti.
Trascorrendo molto tempo al telefono può portare ad un pessimo portamento, come mantenere il cellulare fisso tra testa e spalla. Ciò causa un irrigidimento muscolare che si tramuta in mal di testa. In questi casi si dovranno utilizzare apparati di supporto alle conversazioni come auricolari o Bluetooth che permettono di parlare comodamente evitando il mal di testa da postura.
Odori e profumi
Detergenti domestici, deodoranti per ambiente, incensi, fumo di candele possono scatenare mal di testa in persone sensibili a tali odori. Alcune persone, infatti, hanno dei ricettori olfattivi particolarmente sensibili che possono stimolare l’area cerebrale connessa al mal di testa.
In questo caso, l’accortezza e di evitare l’utilizzo di detergenti, shampoo, deodoranti o profumi che causano la cefalea. Allontanarsi poi dagli ambienti che vengono “aromatizzati” con diffusori o fumi di essenze che risultano fastidiosi.
Condizioni atmosferiche sfavorevoli: meteoropatia
Le persone meteoropatiche sono sensibili ai cambiamenti atmosferici e climatici, specialmente se repentini. In esse alcuni meccanismi chimici, purtroppo, possono attivarsi nel cervello irritando i nervi che determinano la comparsa di cefalea.
Non potendo intervenire sulle condizioni atmosferiche le persone meteoropatiche dovranno essere accorti alle previsioni atmosferiche. Così facendo, potranno iniziare una profilassi antidolorifica con qualche giorno di anticipo rispetto eventi climatici potenzialmente fastidiosi.
Digrignare i denti
Il bruxismo, cioè la tendenza a digrignare involontariamente i denti nelle ore notturne, provoca la contrazione della muscolatura della masticazione con conseguente mal di testa. Ciò è anche sintomo di ansia che andrebbe valutata e gestita. Anche le patologie odontoiatriche aumentano per chi ha questo problema.
In ogni caso, coloro che soffrono di mal di testa da bruxismo dovranno utilizzare un bite notturno. Si tratta di un apparecchio dentale che impedisce il digrignamento dei denti favorendo il rilassamento dei muscoli adibiti alla masticazione. Così facendo si riduce la possibilità di mal di testa da bruxismo.
Cefalea da luci intense: la fotofobia
Nelle persone particolarmente sensibili alla luce intensa o abbagliante, specialmente se sfarfallante, possono attivarsi nel cervello dei meccanismi che portano a soffrire di cefalee. Tale problema è tipico delle persone che soffrono di fotofobia, che praticamente sono intolleranti alla luce.
L’utilizzo di occhiali da sole o con lenti polarizzate è di aiuto per coloro che soffrono di emicrania da sbalzi di luce. Inoltre tali soggetti dovranno valutare se l’utilizzo di apparati tecnologici risulta per loro fonte di fastidio, fino a far scatenare l’emicrania.
In questo caso, il suggerimento è di posizionarsi sui luoghi di lavoro o studio lontano dalle fonti di luce, come le finestre, adeguando le proprie postazioni rispetto i riverberi meno fastidiosi.
Adottare inoltre illuminazioni ambientali adeguate, non troppo forti o tremolanti, come i fastidiosi neon. Se possibile, sulle scrivanie dove si compiono attività utilizzare lampade a luce regolabile.
In estrema sintesi, se si è consapevoli dei motivi per i quali viene il mal di testa si ha un arma in più per difendersi da questa fastidiosa patologia.