Catari in breve: storia e caratteristiche - diariouniversale
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I catari in breve: origine, storia e caratteristiche

I Catari: originii, storia, diffusione e fine del movimento religioso eretico del medioevo

I catai in breve origine storia caratteristiche
La cacciata dei catari cacciati da Carcassonne – 1209

La storia umana è ricca di movimenti e idee, di varia origine è natura, che l’hanno attraversata lasciando il segno. E’ il caso dei Catari, in breve si tratta una corrente religiosa, considerata eretica, che ebbe vita durante il Medioevo, dal X al XIV secolo, diffondendosi in tutta Europa,

Il riassunto della storia dei Catari vede la loro presenza massiccia  nella Francia del sud, con un picco nella città francese di Albi. Per questo motivo i praticanti del catarismo furono chiamati anche Albigesi.

Il Catarismo si qualifica come un movimento religioso cristiano, auspicava un ritorno al messaggio delle origini del vangelo;  perfezione, povertà e predicazione. Il tutto  combinato con un rifiuto dei beni materiali. Il termine Catari deriva da dal greco “katharoi” che significa “i puri”. In breve, i Catari si identificavano come “uomini buoni” o “donne

La storia umana è ricca di movimenti e idee, di varia origine è natura che l’hanno attraversata lasciando il segno. E’ il caso dei Catari, in breve si tratta una corrente religiosa, considerata eretica, che ebbe vita durante il Medioevo, dal X al XIV secolo, diffondendosi in tutta Europa,

Il riassunto della storia dei Catari vede la loro presenza massiccia nella Francia del sud, con un picco nella città francese di Albi. Per questo motivo i Catari furono chiamati anche Albigesi.

Il Catari si qualificano come un movimento religioso cristiano; auspicavano un ritorno al messaggio delle origini del vangelo; perfezione, povertà e predicazione. Il tutto  combinato con un rifiuto dei beni materiali. Il termine Catari deriva da dal greco “katharoi” che significa “i puri”. In breve, i Catari si identificavano come “uomini buoni” o “donne buone”, “cristiani” e cristiane”.

I Catari in breve: credenze e dottrina

La caratteristica principale dei Catari è che credevano in un dualismo radicale tra il mondo spirituale, creato da un Dio buono, e il mondo materiale, creato da un principio maligno o da un dio malvagio. Questo li portava a considerare il mondo materiale e il corpo come intrinsecamente cattivi. In sintesi questa era la dottrina dei Catari.

Per purificarsi abbracciavano uno stile di vita ascetico, rifiutando i piaceri mondani e le ricchezze. Praticavano la castità e il vegetarianismo. Criticavano aspramente la Chiesa Cattolica Romana per la sua corruzione e opulenza, rifiutando l’autorità ecclesiastica e molti dei suoi sacramenti. Questo modo di pensare fu tra i motivi che resero i Catari, agli occhi della Chiesa ufficiale, un movimento eretico.

Di più, avevano propri riti e sacramenti, il più importante dei quali era il “consolamentum”, un battesimo spirituale che si credeva purificasse l’anima e preparasse alla salvezza. I Catari, in breve, si contrapponevano alla Chiesa romana sia nella spiritualità che nella pratica religiosa.

Origine e diffusione dei Catari

In estrema sintesi il movimento dei catari nacque in Bulgaria e nei Balcani, influenzato dalle dottrine del Bogomilismo, un altro movimento dualista. Da lì si diffuse rapidamente nell’Europa occidentale.

l cuore della diffusione catarica fu la regione del Languedoc in Francia meridionale, specialmente nelle città di Albi (da cui il nome Albigesi), Carcassonne, e Tolosa.

Il movimento si espanse esponenzialmente perché trovo protezione e supporto tra la nobiltà locale, che spesso condivideva le loro critiche alla corruzione e al materialismo della Chiesa cattolica.

I Catari in Italia

Una forte diffusione dei Catari si ebbe anche in Italia settentrionale, in particolare nelle città di Lombarde e Toscane. Comunità catare significative si trovarono a Milano, Verona, Firenze e in altre città. Anche qui, il movimento prese piede e trovò sostegno tra la popolazione urbana e la nobiltà.

Il Catari, in breve, si diffuse in misura minore in altre parti d’Europa, inclusa la Germania e la Spagna. Tuttavia, in tali aree, la loro influenza fu più limitata rispetto alla Francia e all’Italia.

La fine del movimento

La fine dei Catari fu segnata da una serie di eventi drammatici che portarono alla loro quasi totale estinzione entro il XIV secolo. Tra tutti spicca la Crociata Albigese (1209-1229), lanciata dal Papa Innocenzo III nel 1209 per eliminare il movimento cataro nel sud della Francia. . La crociata fu guidata principalmente dai baroni del nord della Francia, interessati ad espandere il loro controllo territoriale.

Le città di Béziers e Carcassonne furono tra le prime a essere attaccate dai crociati. Béziers fu saccheggiata e i suoi abitanti massacrati, mentre Carcassonne fu assediata e i suoi abitanti espulsi. Ufficialmente la crociata terminò con il Trattato di Parigi del 1229, che vide la sottomissione del conte di Tolosa, uno dei principali protettori dei Catari, e l’annessione delle sue terre alla corona francese

L’inquisizione fece il resto del lavoro per porre fine del movimento dei Catari. Nel 1233, Papa Gregorio IX istituì l’Inquisizione per estirpare l’eresia cataro in modo più sistematico e capillare.

Numerosi furono i processi contro i Catari, spesso con l’uso di torture per ottenere confessioni. Molti furono condannati al rogo o incarcerati a vita. Uno degli eventi più simbolici fu l’assedio e la caduta del castello di Montségur nel 1244, dove circa 200 Catari furono bruciati vivi dopo aver rifiutato di rinunciare alla loro fede.

Dopo la caduta di Montségur, i Catari superstiti si rifugiarono in zone isolate, come il castello di Quéribus, che cadde nel 1255. Inoltre, l’Inquisizione continuò la sua opera di persecuzione nei decenni successivi, estirpando sistematicamente ogni residuo di Catarismo.

Impatto storico e culturale

Nonostante la loro scomparsa, i Catari lasciarono un’impronta duratura nella storia della cristianità medievale. La loro vicenda è ancora oggi studiata come un esempio di dissenso religioso e di risposta repressiva da parte della Chiesa Cattolica.

In sintesi, i Catari rappresentarono una sfida significativa al dominio ecclesiastico medievale, e la loro storia riflette le tensioni religiose e sociali dell’epoca.

La fine dei Catari rappresenta uno dei capitoli più oscuri e violenti della storia medievale europea, un esempio della lotta implacabile della Chiesa cattolica contro l’eresia e delle terribili conseguenze per coloro che si opponevano alla sua autorità.

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