La storia della loggia massonica P2 con l’elenco completo dei suoi affiliati

Prima di presentare la lista degli appartenenti alla loggia massonica P2 alcune premesse sono importanti. La massoneria è una associazione su base iniziatica il cui scopo è l’elevazione spirituale degli appartenenti. È diffusa in tutto il mondo, si divide in logge, ovvero un insieme circoscritto di appartenenti che si riuniscono regolarmente per i loro “lavori”. Ogni loggia è diretta da un maestro venerabile che dirige le riunioni e accetta i nuovi iscritti.
Per statuto massonico e in base alle leggi vigenti in Italia, l’elenco degli appartenenti alla massoneria non può essere segreto. Tuttavia nella storia sono esistite logge coperte, i cui membri non volevano fare sapere di appartenere alla “libera muratoria”. I loro nomi non erano censiti ma avevano la caratteristica di essere “all’orecchio”, cioè noti solo al venerabile maestro che li aveva iniziati.
La loggia P2 con i suoi membri è stata una loggia coperta del Grande Oriente d’Italia (GOI), la maggiore obbedienza massonica italiana. I pidduisti avevano come capo Licio Gelli, in qualità di maestro venerabile, ed erano stati tutti affiliati “all’orecchio”. La lista degli appartenenti alla P2 era quindi segreta e nota solo a Gelli, nessun’altra carica del GOI ne era a conoscenza.
La storia della P2 di Licio Gelli
Secondo la sua storia, la loggia P2 ha origini antiche, venne fondata nella seconda metà del XIX secolo, con il solo nome di Propaganda, ed era di obbedienza al Grande Oriente d’Italia. Sin dall’inizio, la sua caratteristica fu quella di garantire un’adeguata copertura e segretezza ai suoi iniziati di maggior importanza, sia all’interno che al di fuori dell’organizzazione massonica. All’epoca, peraltro, questa linea di condotta era comune a tutta la massoneria italiana.
Come tutte le altre logge venne sciolta durante il ventennio fascista; Mussolini non vedeva di buon occhio il potentato massonico. Dopo la fine della seconda guerra mondiale venne ricostituita, con il nome di Propaganda 2 e abbreviato in P2.
All’inizio era diretta da Eugenio Cesis, allora presidente dell’ENI. Dopo lo scandalo Petroli alla guida della P2 subentrò Licio Gelli, precisamente nel giugno del 1970. Al nuovo gran maestro gli fu conferita la possibilità di iniziare nuovi massoni “all’orecchio”, senza cioè indicarne nome e cognome ai vertici del GOI. Così fece Licio Gelli, quindi l’identità dei massoni della P2 era segreta, e la loggia divenne per definizione coperta.
L’abilita di Licio Gelli fu di fare diventare la sua loggia come un punto di raccolta di personaggi influenti. La P2, nella sua composizione, aveva nomi e cognomi di alte cariche dello stato, dirigenti e funzionari pubblici a tutti i livelli, imprenditori e giornalisti, militari, alti appartenenti alle forze dell’ordine e politici di rango tra cui parlamentari e membri del governo. In più magistrati, docenti universitari, imprenditori e capi e appartenenti ai servizi segreti italiani. La lista della loggia Propaganda due, così composta, si configurava come un centro occulto di potere nelle mani di Licio Gelli.
La storia della lista P2
Per la storia, la lista completa degli appartenenti alla loggia massonica P2 fu rinvenuta il 17 marzo 1981. I giudici milanesi Gherardo Colombo e Giuliano Turone, nell’ambito di un’inchiesta sul presunto rapimento di Michele Sindona, disposero una perquisizione della Guardia di Finanza alla ditta Giole di Castiglion Fibocchi, di proprietà del Gelli.
Casualmente durante l’accertamento saltò fuori la lista, composta da 962 persone. Visto lo spessore dei personaggi nell’elenco, i due giudici si rivolsero al presidente del Consiglio dell’epoca, Arnaldo Forlani, che inizialmente la mantenne segreta. Poco dopo, a causa di indiscrezioni, l’elenco degli appartenenti alla P2 fu ufficialmente divulgato e Forlani si dimise da capo del governo. Come risposta allo scandalo che ne seguì il Grande Oriente di Italia espulse Gelli dalla massoneria, prendendo le distanze dalle attività svolte dalla sua loggia.
Licio Gelli si rese latitante in Sudamerica, si dice che portasse con se un archivio di complessivamente 2400 nomi contenente non solo i 962 pidduisti rinvenuti dalla Guardia di finanza, ma anche di personalità più importanti. Questa lista “estesa” non è stata mai trovata, ci sono solo testimonianze riguardo la sua esistenza.
Le conseguenze dello scandalo della P2
In seguito allo scandalo sui nomi e il rango dei pidduisti venne istituita una commissione parlamentare di inchiesta – detta commissione P2 – presieduta da Tina Anselmi. Lo scopo era di stabilire l’attendibilità della lista e di indagare sull’attività della loggia di Licio Gelli. A fine lavori tale organo sentenzio che la loggia P2 era una vera e propria “organizzazione criminale” ed “eversiva”, fu sciolta definitivamente per legge nel 1982.
Licio Gelli, in seguito al rinvenimento della lista della P2 e del suo “Piano di rinascita democratica” venne inquisito, insieme a altre persone, dalla magistratura ordinaria. Tra i vari reati al venerabile maestro contestati c’erano l’”associazione a delinquere”, la “cospirazione” e l’“attentato alla costituzione”. Tutti, o quasi, i pidduisti negarono l’appartenenza alla massoneria e i processi videro l’assoluzione degli imputati. In pratica, la magistratura rinnegò le tesi della Commissione P2. Solo in seguito Licio Gelli venne condannato per il depistaggio della strage alla stazione di Bologna e per il fallimento del Banco Ambrosiano. Quanto finora scritto è la storia della P2 e della sua lista.
La lista degli appartenenti alla P2 in pdf
La lista completa della P2 in pdf contiene i 962 nomi degli appartenenti alla loggia, tra i quali cè Michele Sindona. La chiave di lettura del documento è semplice, vieni riportato il nominativo, poi la città di appartenenza con il numero di iscrizione dell’affiliato. Può essere riportata la dicitura “in sonno” che indica che la persona temporaneamente non partecipa ai lavori della loggia. Di seguito il link con l’elenco completo degli affiliati alla loggia massonica Propaganda 2 – meglio conosciuta come P2 – in pdf.